martedì 20 febbraio 2007

Un freddo cane


C'era stata la tormenta due giorni prima e l'effetto fu che l'aereo parti' con un'ora di ritardo da Fiumicino, causa: cattive condizioni del tempo a New York. All'arrivo si vedeva dall'oblo' i segni della nevicata ma niente di catastrofico od impossibile.

Solo che il freddo era qualcosa di palpabile fino a quando arrivammo davanti al Madison Square Garden dove ci assali' un vento gelido insopportabile. L'aria proveniva dal fiume che dista poco e tutta l'umidita' la riversava sui nostri corpi che non riuscivamo a riparare in nessun modo. I dieci minuti di attesa per attivare i frati cappuccini di san Joan Baptiste che ci ospitavano ad scendere per aprire la porta sono stati tremendi al punto che qualcuno ne subi' le conseguenze per il giorno successivo.

Poca gente in giro e tutti intabarrati e di fretta. Solo i barboni e i senza dimora erano alle prese per dei rifugi di fortuna dove potessero salvarsi tra cartoni e poche coperte tirate addosso alla meglio.

Il freddo non ci abbandono' neppure per i giorni seguenti ma si attenuo' in modo accettabile.

Nessun commento: